MAC/BETH
CORTO TEATRALE
adattamento di Ashai Lombardo Arop
Premio del pubblico a Fantasio 2016
“Questo è un male che supera i confini delle mie competenze. Ma conosco persone che hanno camminato nel sonno e che sono morte santamente…”
(W.Shakespeare)
Nelle molteplici possibilità di lettura del Macbeth, nella moltitudine di attitudini e passioni umane che sviscera, in questa riscrittura sì è scelto di soffermarsi sulla questione irrisolta della dualità, il rapporto fra mascolino e femminino, che tanto si è diviso dentro e fuori di noi, portando alla guerra fra i sessi, facendo sì che Lady Macbeth debba rinunciare alla sua femminilità e maternità per essere coraggiosa e, Macbeth debba rinunciare alla sua mascolinità per essere magnanimo, per non dire codardo. Questo ingiustificabile giudizio continuo sui ruoli è, non solo smentito dalla storia e dalla società passata e attuale, ma dall’opera shakespeariana stessa, in cui l’unione matrimoniale Macbeth/Lady Macbeth, sembra essere non altro che i due lati della stessa persona, in un momento di profondo dissidio. E, osando ancor di più, e provando a scambiare ruoli e battute, ogni personaggio dell’opera potrebbe essere contenuto, all’interno di un Macbeth sull’orlo della follia.
Là, dove i ruoli sono definiti da un pensiero secessionista, la natura intrinseca dell’essere umano si mostra, solo quando la ragione inizia ad essere erosa dai morsi del dubbio. Come il Rebis, il Re Doppio delle “Nozze Mistiche”, Mac/Beth, esalta e trascende ogni dualità, mostrando antropomorficamente la moltitudine di ombre bestiali, che si aggirano nel cuore umano.
Durata: 15 minuti
Spettacolo integrale