TEATRODANZA | 24-25

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DI CHE SI TRATTA

Al laboratorio si lavorerà sulla ricerca di un corpo capace di raccontare ed emozionare, in un percorso verso il superamento di barriere culturali e personali, sulle possibilità espressive che ogni corpo possiede, poco valorizzate da una vita quotidiana in cui il corpo è il grande assente. 

In tutto il mondo, le culture e le epoche, gli esseri umani hanno trovato il modo di esprimersi con il corpo, un linguaggio non verbale molto personale e strettamente legato ad esigenze vive e presenti, linguaggio che l’arte e la creatività hanno saputo trasformare in danza. 

Un percorso fisico e animico, che attraversa e indaga la potenza e l’approccio gestuale delle danze originarie, la ritualità, l’esplorazione attiva del mito come struttura sottesa alla coscienza collettiva, del rito come sua applicazione e degli archetipi, entità psichiche, che si fanno veicolo in questo viaggio verso la conoscenza di Sé stessə. 

Attraverso l’unione di pratiche antiche, legate alla cultura dell’Africa Occidentale, con danze altamente aerobiche ed energetiche, Asia, nel legame con la tradizione yogica e le tecniche di meditazione, in dialogo con approcci contemporanei propri del mondo performativo d’Occidente, si 

lavorerà sul risveglio, l’istinto, l’ascolto, la musicalità, il ritmo, il racconto non verbale. Un processo di ricerca fisica e spirituale verso l’esplorazione del proprio potenziale creativo, ma anche la sua possibile trasformazione in linguaggio fruibile, in cui il corpo si fa catalizzatore e mezzo potente di comunicazione.

A CHI SI RIVOLGE

Il percorso è aperto a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco ed esplorare, ricercare, sudare, ridere e piangere. La didattica sarà propedeutica, rendendo il corso aperto e accessibile anche a chi non ha esperienza. 

FREQUENZA